Cibi da evitare in menopausa: cosa peggiora i sintomi e perché
Quando si parla di alimentazione, non esistono cibi da evitare in assoluto e neppure cibi che sono la soluzione per ogni malattia o sintomo, anche in menopausa. Il cibo non è solo nutrizione, ma anche cultura, piacere e socialità. Tuttavia, esistono scelte alimentari più funzionali di altre nel prevenire o ridurre alcuni disturbi tipici di questa fase della vita. Conoscere quali cibi peggiorano i sintomi in menopausa può rappresentare un passo importante per migliorare il benessere quotidiano e supportare i cambiamenti ormonali in corso.
Menopausa e alimentazione: un equilibrio delicato
“La menopausa rappresenta una transizione fisiologica, ma complessa, caratterizzata da una significativa riduzione degli estrogeni, con impatto su metabolismo, regolazione del sonno, temperatura corporea, tono dell’umore e distribuzione del grasso corporeo – dice la dottoressa Raffaela Di Pace, Direttore scientifico di Lynda. – In questo contesto, l’alimentazione in menopausa può agire sia come fattore protettivo che come elemento peggiorativo dei sintomi e disturbi”
Diversi studi recenti hanno esaminato l’effetto di alcuni gruppi alimentari sui sintomi ed effetti più frequenti della menopausa, come vampate di calore, insonnia, gonfiore addominale, aumento del peso e alterazioni del profilo lipidico (aumento del colesterolo, ad esempio). È quindi fondamentale comprendere quali cibi ridurre in menopausa per non ingrassare, dormire meglio e alleviare i disturbi vasomotori.
Cibi che aumentano le vampate
Le vampate di calore rappresentano uno dei sintomi più comuni e fastidiosi della menopausa. Sebbene la causa principale sia la fluttuazione e il calo degli estrogeni, alcuni alimenti possono aumentare la frequenza e l’intensità delle vampate. Tra questi:
- zuccheri semplici (dolci, caramelle, bevande zuccherate),
- cibi ultra-processati (merendine, snack confezionati, piatti pronti industriali),
- alcool (soprattutto vino rosso e superalcolici),
- caffè e bevande contenenti caffeina.
Questi alimenti, infatti, favoriscono l’instabilità glicemica e vascolare, che aumenta la probabilità di attivazione dei centri termoregolatori dell’ipotalamo, già resi più sensibili dal calo estrogenico. Inoltre, l’eccesso di zuccheri a veloce assorbimento (tutto lo zucchero, ad esempio) induce picchi e cadute rapide di insulina e glucosio, con effetti negativi anche sull’umore e sulla regolazione del cortisolo, l’ormone dello stress.
Altri alimenti da limitare sono quelli troppo piccanti o molto speziati (peperoncino, curry, senape piccante), che possono scatenare sintomi vasomotori come sudorazione e vampate. L’azione termogenica di questi alimenti, sebbene utile in alcune condizioni metaboliche per favorire la perdita di peso, può peggiorare la reattività vascolare nelle donne in postmenopausa.
Alternative consigliate per ridurre le vampate:
- frutta fresca a basso indice glicemico (come mele, frutti di bosco, agrumi),
- cereali integrali (avena, orzo, farro),
- alimenti ricchi di fitocomposti vegetali come i legumi,
- spezie dolci e meno irritanti (curcuma, cumino, cannella),
- condimenti a base di erbe aromatiche mediterranee (rosmarino, basilico, salvia).
Cibi per non ingrassare in menopausa
Il metabolismo basale tende a rallentare dopo la menopausa, e la redistribuzione del grasso corporeo, in particolare a livello addominale, è favorita da un eccesso di calorie e da un’alimentazione squilibrata. Alcuni cibi da ridurre o mangiare saltuariamente in menopausa per non ingrassare comprendono:
- fritture e cibi ricchi di grassi saturi (carni grasse, salumi, burro, formaggi stagionati),
- prodotti da forno industriali, spesso contenenti oli vegetali raffinati e grassi trans,
- bevande zuccherate, comprese bibite light che alterano la risposta insulinica.
Questi alimenti non solo favoriscono l’accumulo di grasso viscerale, ma aumentano anche il rischio cardiovascolare e l’insulino-resistenza, condizioni a cui le donne in menopausa sono fisiologicamente più esposte.
Cibi consigliati per non ingrassare:
- condimenti a base di olio extravergine d’oliva a crudo, da usare moderatamente
- pesce azzurro (fonte di grassi omega-3 antinfiammatori),
- avocado, frutta secca in piccole porzioni,
- latticini magri come yogurt greco o ricotta fresca.
Cibi per evitare il gonfiore in menopausa
Il gonfiore addominale, spesso accompagnato da ritenzione idrica e meteorismo, può essere amplificato da alcuni alimenti che alterano la flora intestinale (il microbiota) o favoriscono il ristagno di liquidi. Tra i cibi da eliminare in menopausa in caso di intolleranze per chi soffre di gonfiore, o da ridurre, troviamo:
- lieviti e prodotti da forno a lunga lievitazione (pane bianco, pizza),
- latticini interi o ricchi di lattosio (formaggi molli, latte intero),
- cibi ad alto contenuto di sodio (affettati, dadi da brodo, cibi conservati in salamoia).
L’eccesso di sale, in particolare, è implicato nella ritenzione di liquidi e può aggravare la sensazione di pesantezza addominale. Inoltre, l’intestino in menopausa può diventare più sensibile a causa della ridotta motilità e delle alterazioni del microbiota.
Alternative consigliate:
- pane integrale senza lievito o a lievitazione naturale,
- bevande vegetali fortificate (soia, avena, mandorla),
- erbe aromatiche e spezie per insaporire senza sale,
- verdure cotte al vapore e frutta cotta in caso di sensibilità intestinale.
Cibi per dormire meglio in menopausa
L’insonnia in menopausa è spesso multifattoriale: calo degli estrogeni, iperattivazione del sistema nervoso simpatico, vampate notturne e ansia sono solo alcune delle cause. Tuttavia, esistono alcuni cibi da evitare durante la menopausa o da assumere in quantità ridotte, perché possono peggiorare significativamente la qualità del sonno:
- alcolici, anche se inizialmente sedativi, compromettono le fasi profonde del sonno e favoriscono i risvegli notturni,
- caffeina (presente non solo nel caffè ma anche in tè nero, cola, guaranà).
Il cioccolato fondente consumato in quantità elevate e ad alte percentuali, contiene teobromina, uno stimolante nervino che potrebbe interferire con il sonno. Il cioccolato fondente però contiene anche polifenoli importanti: pertanto, il consiglio è di ridurre le quantità e non mangiarlo prima di andare a dormire.
L’eccesso di stimolanti, infatti, compromette la secrezione notturna di melatonina, l’ormone che regola il ritmo sonno-veglia, rendendo difficile l’addormentamento o favorendo un sonno leggero e frammentato.
Alternative consigliate per dormire meglio:
- mandorle o noci (fonte naturale di magnesio e triptofano),
- cereali integrali alla sera (favoriscono il rilascio di serotonina),
- cena leggera e consumata almeno due ore prima di coricarsi.
Elenco riassuntivo: cibi da limitare in menopausa
Cibi da ridurre o evitare frequentemente:
- Zuccheri semplici e dolci industriali
- Alcolici (vino, superalcolici, cocktail)
- Caffè, tè nero, cola e altre bevande contenenti caffeina
- Cioccolato fondente ad alte percentuali
- Prodotti da forno raffinati e snack confezionati
- Grassi saturi (burro, carni rosse, formaggi stagionati)
- Cibi fritti o ricchi di grassi trans
- Lieviti e farine bianche
- Latticini ricchi di lattosio
- Cibi ad alto contenuto di sale
- Alimenti troppo piccanti o irritanti
Queste indicazioni non vanno interpretate come divieti assoluti, ma come linee guida da personalizzare in base alla propria condizione clinica e al parere di un professionista della salute.