Tisane e rimedi naturali per i disturbi della menopausa: funzionano?
L’interesse verso i rimedi naturali in menopausa è in aumento, ma è fondamentale conoscerne la sicurezza, l’efficacia e le indicazioni. Le evidenze scientifiche aiutano a distinguere tra approcci promettenti e trattamenti privi di reali benefici. Tisane ed erbe, ad esempio, spesso non contengono sufficienti principi attivi per ottenere un reale effetto clinico, ma non dimentichiamo che, in alcune persone, anche l’effetto placebo può aiutare.
La fitoterapia in menopausa: cos’è?
“L’uso di rimedi naturali in menopausa, soprattutto erbe medicinali e integratori di origine vegetale, ha ricevuto crescente attenzione da parte della comunità scientifica e delle stesse donne, desiderose di affrontare i sintomi della menopausa in modo più dolce rispetto alla terapia ormonale sostitutiva” sottolinea la dottoressa Raffaela Di Pace, Direttore scientifico di Lynda.
Il National Center for Complementary and Integrative Health (NCCIH) degli Stati Uniti ha recentemente pubblicato un’ampia revisione della letteratura sui rimedi fitoterapici per la menopausa, analizzandone sicurezza, efficacia e possibili controindicazioni.
Isoflavoni della soia
Gli isoflavoni, composti di origine vegetale presenti soprattutto nella soia, sono strutturalmente simili agli estrogeni e per questo definiti fitoestrogeni. Numerosi studi li hanno valutati per la loro capacità di ridurre le vampate di calore.
“Secondo il NCCIH, alcuni studi (metanalisi) indicano un modesto beneficio nella riduzione dell’intensità e della frequenza delle vampate – spiega la dottoressa Raffaela Di Pace. – Tuttavia, gli effetti non sono uniformi tra tutti gli studi, probabilmente a causa di variabili come la forma chimica dell’isoflavone, la durata del trattamento e le differenze individuali nella capacità di metabolizzarlo.”
Sicurezza e indicazioni: gli isoflavoni della soia sono generalmente ben tollerati. Tuttavia, poiché hanno una lieve attività estrogenica, è sconsigliato il loro utilizzo in donne con precedenti di tumori estrogeno-dipendenti (come i tumori mammari) senza aver prima consultato un medico.
Modalità d’uso: gli isoflavoni si trovano in integratori o sotto forma di alimenti (tofu, latte di soia, edamame).
Trifoglio rosso
Il trifoglio rosso (Trifolium pratense) è un’altra fonte di fitoestrogeni. Alcuni studi clinici suggeriscono un effetto nel ridurre i sintomi vasomotori come le vampate.
Sicurezza e indicazioni: in generale, è ben tollerato. Tuttavia, anche il trifoglio rosso ha un’attività estrogeno-simile, pertanto sono necessarie cautele nelle donne con patologie sensibili agli estrogeni.
Modalità d’uso: gli estratti standardizzati di trifoglio rosso sono disponibili in capsule.
Cimicifuga e cohosh nero
Il cohosh nero o Cimicifuga racemosa è una delle erbe per la menopausa più utilizzate. Viene impiegato soprattutto per trattare vampate, sudorazione notturna e disturbi dell’umore. Non agisce come fitoestrogeno, ma sembra influenzare neurotrasmettitori e recettori coinvolti nella termoregolazione.
Sicurezza e indicazioni: sono stati segnalati rari ma gravi effetti collaterali epatici. È dunque sconsigliato in presenza di malattie del fegato o in associazione a farmaci epatotossici. Per questo motivo è raccomandato chiedere consiglio a un medico esperto di menopausa.
Modalità d’uso: si trova in capsule. È importante scegliere prodotti standardizzati e notificati come sicuri.
Agnocasto
L’agnocasto (Vitex agnus-castus), noto per il suo utilizzo nella sindrome premestruale, può offrire benefici anche nella fase di premenopausa, quando il ciclo è ancora presente ma irregolare.
“L’agnocasto agisce a livello dell’ipofisi, modulando la secrezione di prolattina e influenzando l’equilibrio tra estrogeni e progesterone. Può risultare utile nel trattamento di mastodinia (dolore al seno), sbalzi d’umore e sintomi del ciclo irregolare” afferma Raffaela Di Pace.
Sicurezza e indicazioni: generalmente ben tollerato, può però interferire con farmaci dopaminergici o ormonali. Consultare il proprio medico prima di assumere integratori a base di agnocasto.
Modalità d’uso: disponibile sotto forma di tintura madre, capsule o compresse, con dosaggi variabili. L’efficacia si osserva solitamente dopo alcune settimane di utilizzo continuativo.
Iperico
L’iperico (Hypericum perforatum) è noto per le sue proprietà antidepressive. Può essere utile in donne che manifestano sintomi lievi o moderati di depressione associata alla menopausa. Agisce modulando la disponibilità di serotonina e dopamina nel sistema nervoso centrale.
Sicurezza e indicazioni: l’iperico è efficace, ma può causare numerose interazioni farmacologiche, soprattutto con anticoagulanti, contraccettivi, farmaci per l’HIV e alcuni antidepressivi. Deve essere usato solo sotto controllo medico.
Modalità d’uso: l’estratto secco standardizzato (es. 0,3% ipericina) si trova in forma di capsule.
Rimedi non erboristici: integratori e tecniche complementari
Oltre agli estratti vegetali, alcune strategie naturali includono l’uso di integratori come:
- Vitamina E: alcuni studi suggeriscono un lieve beneficio nella riduzione delle vampate. Tuttavia, dosi elevate (superiore a 400 UI/die) possono essere rischiose per la salute cardiovascolare.
- Omega-3: acidi grassi essenziali utili per il benessere cerebrale e cardiovascolare. Possibile beneficio su tono dell’umore e infiammazione sistemica.
- Melatonina: utile nel trattamento dell’insonnia lieve e della difficoltà ad addormentarsi tipiche della menopausa.
Le tecniche complementari, come lo yoga, la mindfulness, l’agopuntura e il tai chi, sono sempre più utilizzate dalle donne. Non sostituiscono i trattamenti medici, ma possono migliorarne l’efficacia e ridurre lo stress associato alla transizione menopausale.
Considerazioni sulla sicurezza e sull’autogestione
“Sebbene molti rimedi naturali per la menopausa siano considerati sicuri, è essenziale ricordare che “naturale” non significa automaticamente innocuo. Gli integratori possono avere effetti collaterali, interferire con farmaci e causare reazioni allergiche o eventi avversi – conclude Raffaela Di Pace.
Pertanto è raccomandabile:
- verificare sempre la qualità e la provenienza dei prodotti;
- consultare un medico, un ginecologo o un farmacista esperto in rimedi fitoterapici per la menopausa;
- evitare l’auto-somministrazione prolungata o ad alte dosi.
La chiave per la cura naturale dei sintomi della menopausa è un approccio integrato, personalizzato e basato su fonti affidabili. Con la guida di professionisti esperti nella menopausa, è possibile integrare con sicurezza i rimedi naturali nella propria routine per affrontare con maggiore equilibrio i disturbi della menopausa.