Terapia ormonale sostitutiva (TOS): cos’è e quando assumerla?
La terapia ormonale sostitutiva (TOS) rimane una delle opzioni terapeutiche più efficaci per gestire i sintomi della menopausa, nonostante pregiudizi e timori ancora diffusi. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato la sua efficacia nel ridurre sia i sintomi della menopausa, sia il rischio cardiovascolare e il decadimento cognitivo, sottolineando però l’importanza cruciale del momento giusto in cui assumerla per massimizzarne i benefici.
Cos’è la TOS e come funziona?
Composizione, meccanismo d’azione e benefici
La terapia ormonale sostitutiva o TOS consiste nella somministrazione di ormoni per compensare la riduzione naturale che avviene durante la menopausa. La TOS è composta principalmente da estrogeni che possono essere somministrati da soli nelle donne senza utero, o combinati con progestinici (progesterone naturale o derivati sintetici) nelle donne con utero intatto per proteggere l’endometrio dal rischio di una iperstimolazione.
“Il meccanismo d’azione si basa sulla capacità di questi ormoni di legarsi ai recettori per estrogeni e progesterone presenti in numerosi tessuti dell’organismo femminile, inclusi l’apparato genitale, il sistema cardiovascolare, il tessuto osseo e il sistema nervoso centrale. Questo legame – sottolinea la dottoresa Raffaela Di Pace, Direttore scientifico di Lynda – attiva una cascata di reazioni molecolari che ripristina parzialmente le funzioni fisiologiche compromesse dalla carenza ormonale”.
Gli effetti della TOS in menopausa sono molteplici e clinicamente significativi:
- riduce drasticamente le vampate di calore e la sudorazione notturna
- migliora la secchezza vaginale e la dispareunia
- previene la perdita di densità ossea riducendo il rischio di osteoporosi
- può migliorare l’umore e la qualità del sonno
- mantiene l’elasticità cutanea.
- interagendo con i recettori localizzati in alcune aree del cervello migliora le funzioni cognitive come memoria, linguaggio e attenzione.
Inoltre, se assunta dall’inizio della menopausa, secondo le raccomandazioni cliniche, la TOS può offrire protezione cardiovascolare attraverso effetti benefici sul profilo lipidico e sulla funzione circolatoria. Infatti, l’approccio moderno alla menopausa non considera più questa fase come un evento da “sopportare”, ma come un’opportunità per interventi preventivi mirati che possono migliorare significativamente la salute a lungo termine delle donne.
Evidenze scientifiche e raccomandazioni cliniche attuali
La ricerca scientifica continua a fornire nuove evidenze sui benefici della TOS quando utilizzata appropriatamente. Quando assumere la TOS rimane la chiave per ottimizzare i benefici: nel momento giusto e secondo le corrette indicazioni, infatti, la TOS rappresenta una strategia terapeutica evidence-based per migliorare non solo i sintomi menopausali moderati-gravi, ma anche la salute cardiovascolare e la qualità di vita a lungo termine.
È importante sottolineare che la TOS non è adatta a tutte le donne. In generale, per le donne che hanno una storia di tumore mammario, cancro uterino, sanguinamenti uterini inspiegabili, malattie del fegato, una storia di trombosi e malattie cardiovascolari, la terapia ormonale non è raccomandata. Del resto, la moderna terapia ormonale sostitutiva si basa su principi di medicina personalizzata che tengono in considerazione:
- Fattori individuali di rischio: storia familiare di malattie cardiovascolari, presenza di fattori di rischio metabolici, stile di vita e preferenze della donna.
- Tipo di terapia: la scelta tra estrogeni da soli (per donne isterectomizzate) o estrogeni combinati con progestinici (per donne con utero intatto) influenza il profilo rischio-beneficio.
- Via di somministrazione: la somministrazione transdermica (cerotti, gel) può offrire vantaggi rispetto alla via orale in termini di rischio trombotico ed effetti metabolici.
- Durata del trattamento: le linee guida attuali suggeriscono di utilizzare la dose minima efficace per il tempo più breve necessario, ma riconoscono che per alcune donne i benefici possono giustificare un trattamento prolungato.
Quando è meglio iniziare ad assumere la TOS?
La ricerca scientifica ha evidenziato un concetto fondamentale noto come timing hypothesis o finestra di opportunità. Significa che quando iniziare ad assumere la TOS è una questione cruciale per ottimizzarne i benefici. Pertanto, la “finestra di opportunità” per l’inizio della terapia ormonale sostitutiva è stata identificata scientificamente in due parametri chiave:
- Età: donne di età inferiore ai 60 anni
- Tempo dalla menopausa: entro i primi 10 anni dall’inizio della menopausa
Alcuni studi (studio ELITE), in particolare, hanno dimostrato che la TOS iniziata in donne vicine alla menopausa ha ridotto la progressione dell’aterosclerosi subclinica (senza segni e sintomi clinici). Al contrario, quando la TOS viene iniziata molto dopo la menopausa, non si evidenziano gli effetti protettivi. Secondo i risultati di questi studi, le donne che iniziano la terapia durante la premenopausa o nei primi anni dopo la cessazione delle mestruazioni possono ottenere significativi benefici cardiovascolari, inclusa la prevenzione dell’aterosclerosi e la riduzione del rischio di eventi cardiaci maggiori. Al contrario, l’inizio tardivo della TOS, dopo i 60 anni o oltre 10 anni dalla menopausa, non solo non offre protezione cardiovascolare, ma può addirittura aumentare alcuni rischi, specialmente in presenza di aterosclerosi già avanzata.